martedì 8 febbraio 2011

La rivincita dei fu-italiani-di-Germania

Mai come nel post-calciopoli, la Vecchia Signora ha battuto la rotta Torino-Berlino – nel senso di Germania. Ce n'è per tutti i gusti&usi, tra chi viene – Brazzo – chi va – Camoranesi e Molinaro – chi viene-e-va – Diego – chi non è venuto – Frings, Dzeko, Rakitic, eccetera-eccetera – ma forse verrà – Beck? Tasci? - e chi-non-è-andato-ma-forse-andrà – Sissoko. Ultimo in ordine di tempo, Barzagli Andrea da Fiesole, baluardo residuo del filone "spaghetti&crauti-post-Berlino-06", inaugurato – correva l'anno di grazia 2007 – dall'altro neojuventino Luca Toni.
La speculare parabola professionale dei due – primo anno pregno di gloria – con annesso titolo nazionale – seguito da declino lento ma inesorabile – è valsa ad entrambi l'etichetta di "bolliti". Alla frutta il difensore, all'ammazza-caffè la punta: questo il pensiero-medio dello juventino-medio sui due dei frutti del mercato di riparazione(-medio) made in Marotta. La presa di Cagliari, però, reca – anche – la loro firma: cari i miei gufi, per i coccodrilli c'è tempo. L'utilità della puntualità: nel marcare avversari, per Barzagli; il cartellino, per il secondo. La rinascita dei fu-pilastri-rosanero(Palermo)-azzurri(nazionale) è tessuto utile al sarto Delneri per rattoppare l'abito-groviera – leggasi: penuria di terzini mancini e punte – maldestramente cucito addosso a Madama. Non sarà cachemire, ma – si sa – "in tempo di guerra ogni buco è trincea". Per un abito nuovo di zecca, ripassare tra qualche mese: la collezione primavera-estate 2011 è ancora in embrione. Eppoi, non lo sapevate che il vintage è tornato di moda?

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