giovedì 7 aprile 2011

Leonardo da Perdi

Mestiere ingrato quello di allenatore, primo dei colpevoli nei giorni di dis-Grazia, ultimo dei meritevoli in quelli di Gloria. Ne sa qualcosa il tecnico interista Leonardo, ripudiato da critica e pubblico - nerazzurri e non - gli stessi che lo avevano elevato a novello messia del futbol bailado dopo i primi sentori di remuntada. Se è vero che il voltagabbanismo è un malcostume nazional-popolare, è altrettanto vero che il buon Leo l'ha foraggiato di brutto, propiziando i centottanta-e-passa minuti più disgraziati della recente epopea morattiana. Milan e Schalke 04 sentitamente ringraziano.
Il suo pressapochismo tattico ha ucciso alibi arbitrali - l'offside, non ravvisato, di Pato sul 2-0 Milan - e sanitari - l'infortunio in corso d'opera dell'ottimo Stankovic in CL. Pur privo dei titolari designati d'inizio stagione - Lucio e Samuel - Leo ha potuto schierare - a protezione del-numero-1-dei-numeri-1 Julio Cesar - una difesa facente perno sulla coppia Ranocchia - miglior prospetto difensivo nazionale - Chivu - restituito al ruolo prediletto - affiancati da Maicon e dal sempiterno Zanetti. Tanta roba, non fosse che... "la fase difensiva, questa sconosciuta". Se mezza squadra si fa beatamente i fattacci suoi in fase di non possesso, ecco che Ranocchia diventa... ranocchio, e Chivu fa il pieno di rossi. Lontani sono i tempi dell'Eto'o terzino aggiunto di mourinhana memoria... E poco importa che sia i cugini che i tedeschi fossero privi delle loro principali bocche da fuoco - rispettivamente Ibrahimovic e Huntelaar, finalizzatore puro che il Leonardo rossonero schierava perlopiù esterno d'attacco...
In attesa di constatare lo spessore del Leo-dirigente, il terrificante uno-due in salsa italo-crucca ha stroncato due terzi del Leonardo-uno-e-trino - il Leo-allenatore ed il Leo-motivatore. Inconcepibile - in occasione del derby - la rinuncia iniziale al brillante Stankovic. Eppoi: perchè perseverare sull'imbalsamato Motta versione schermo difensivo in luogo di Cambiasso? E ancora: perchè panchinare Nagatomo - rinforzo invernale al pari di Ranocchia, Kharja e Pazzini, alla faccia (paciosa) di Benitez - a favore del 38enne Zanetti, fulminato dalle giovani saette Abate e Farfan? Tanti, troppi, quesiti senza risposta. O forse una risposta onnicomprensiva - che odora di sentenza definitiva - c'è: "caro Leo, mi consenta, il mestiere d'allenatore non fa per lei. Con affetto, AC Milan & FC Schalke 04".

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